
"RI-nascita di Venere" è la fusione dei miei due grandi amori: la pittura e la fotografia.
È nata dal desiderio profondo di trasformare la mia personale esperienza di abuso
in un messaggio di speranza e rinascita.
Attraverso le pennellate e gli scatti fotografici, ho voluto condividere il mio percorso di guarigione e trasformazione. Questa mostra non è solo un'espressione artistica, ma una testimonianza viva di resilienza.
Voglio dimostrare a chiunque abbia vissuto il terrore dell'abuso che, nonostante le tenebre,
c'è la possibilità di emergere più forte di prima.
È un invito a credere nella bellezza, nella forza interiore e nell'opportunità di una nuova vita dopo il dolore.
"RI-nascita di Venere", oltre che una mostra d'arte, è il mio cuore aperto al mondo,
sperando di portare un raggio di speranza a chi ne ha bisogno.

Non è stato un evento isolato, ma un ciclo doloroso che mi ha spezzata ripetutamente, portando alla nascita di un "mostro" interiore, creando un'identificazione con il trauma stesso. È stato un periodo in cui, perdendo me stessa, ho abbracciato l'oscurità, convinta che fosse tutto ciò che meritassi, diventando una vittima inconsapevole.
Ma c'è stata una svolta quando ho deciso di intraprendere un percorso di terapia. La psicoterapeuta mi ha aiutata a ritrovare me stessa, a guarire e a rinascere, mi ha riabilitata alla vita.

Da qui le scarpe rosse, inizialmente simbolo di abuso e dolore, si trasformano in una testimonianza di forza interiore e celebrazione della femminilità.
Riuscire a liberarsi del trauma, riuscire ad amare se stesse, riuscire a capire che siamo meritevoli di amore e che siamo state vittime di un male ingiustificabile, è la conquista più grande.
Si passa dal rifiutare la propria femminilità mostrificandola, al comprenderne la preziosità riuscendo a risplendere come uno smeraldo alla luce del Sole.
Ogni donna deve essere libera di essere donna
e non violata solo perché donna.

Elina Chauvet, un'artista messicana, nel 2009 ha compiuto un gesto straordinario posizionando 33 paia di scarpe da donna, tutte rosse, in una piazza. Questa installazione è stata un potente simbolo per attirare l'attenzione sul diffuso problema della violenza di genere e commemorare la tragica perdita di sua sorella, assassinata dal marito a soli vent'anni.
33 paia di calzature rosse, simbologia legata al sangue, il sangue delle vittime.
Nel mio racconto, parto dall'esperienza dell'abuso, omicidio di dentità, un momento cruciale che ha generato ciò che chiamo "MOSTRIFICAZIONE".



Dedico
"I Am Woman", brano di Emmy Meli,
a tutte coloro che hanno subìto,
a coloro che hanno perso la vita
ed a coloro che hanno avuto il coraggio
di denunciare e/o di affrontare
un percorso di psicoterapia
per rinascere più forti
e consapevoli di prima.
Come dice la canzone, ognuna di noi deve ricordare a sé stessa:
"Sono Donna, sono senza paura
Sono sexy, sono Divina
Sono imbattibile, sono creativa".
Guarda qui sotto il processo
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intervista radio
È stato un onore ed un piacere accettare l'invito della Dr.ssa Sara Annachiara Spinelli, cerimoniere Lions di Agropoli "Faro del Cilento", e lavorare su un progetto significativo per supportare le donne e le vittime.
Desidero esprimere la mia gratitudine a Elena Foccillo per aver compreso appieno il messaggio dietro le opere pittoriche e fotografiche, nonché per averle ospitate presso la struttura museale "La Fornace" di Agropoli.
Infine, desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a promuovere l'evento, consentendo la sua realizzazione, e tutti i partecipanti che hanno dimostrato sensibilità e supporto verso questa importante causa.